Il Movimento dei Conservatori d’Italia (Tories)

PRESENTAZIONE

INTRODUZIONE

In Italia la Destra Storica è scomparsa da oltre 1 secolo. Parliamo della Destra di Cavour, che si ispira ai Tories britannici, una Destra democratica e conservatrice, che pone l’identità, la sovranità, i valori e gli interessi nazionali al di sopra di altri valori, una Destra che vuole una società ordinata e governata da leggi eque e rispettate senza eccezioni, le cui parole d’ordine sono “Legge e Ordine”, ma anche valorizzazione del merito e gerarchia basata sul valore e sui buoni comportamenti.

I conservatori rifiutano l’avventurismo e il disordine in ogni loro forma, ma sono aperti al futuro, al cambiamento utile, alla scienza e all’innovazione, purché rispettosi dei diritti umani universali.

PERCHE’ UNA DESTRA STORICA

  1. Perché la proprietà privata è troppo spesso dimenticata ed anzi abusata dallo Stato (si pensi all’insopportabile tassazione sugli immobili, all’odiosa tassa sulle successioni, alle imposte sui risparmi ed al costante rischio di patrimoniale) e da altre Istituzioni del Paese.
  2. Perché, oggi, molte leggi sono ispirate al collettivismo, a scapito di un’efficace organizzazione e di una chiara definizione dei diritti e dei doveri di ciascuno.
  3. Perché pullulano ideologie ipocritamente umanitarie, ma di fatto contrarie all’interesse degli Italiani.
  4. Perché non c’è sostegno all’impresa privata (che è la maggior sorgente di produttività e posti di lavoro), ma si sprecano risorse in enti o interventi pubblici per lo più inutili o utili solo alla peggiore politica (basti pensare alle 8.000 imprese controllate o partecipate di Regioni e Comuni o alle molte opere pubbliche inutili o malfatte).
  5. Perché il sistema giuslavoristico e le politiche economiche per l’impiego sono sempre più lontane dal mondo dell’impresa. Ciò che determina la fuga degli imprenditori e dei cervelli, scoraggia gli investimenti produttivi e rende l’Italia terra di saccheggio (dagli immobili di valore, alle aziende che vengono acquistate per il know how e poi smembrate).
  6. Perché “Legge e Ordine”, ossia le regole della Destra Storica, impediscono ad una democrazia di degenerare in anarchia.

COSA HANNO FATTO I RECENTI GOVERNI IN ITALIA

Gli Italiani sono stati sollecitati a votare lo scorso 4 marzo 2018 per quegli uomini e quei partiti che nell’ultimo quinquennio hanno governato male il Paese. Ecco i principali esempi del loro malgoverno:

  1. quattro Governi cosiddetti del Presidente (cioè non scaturiti dalle urne), di dubbia legittimità, hanno ampiamente travalicato il mandato iniziale di governare per attuare la riforma elettorale. Hanno legiferato in molti settori che nulla avevano a che fare con il mandato presidenziale, attuando poi una riforma elettorale pasticciata e difficilmente attuabile che vediamo fonte di inconvenienti gravi;
  2. quattro Governi che hanno assistito inerti alla vendita a stranieri delle migliori aziende manifatturiere del Paese, senza capire che i nuovi proprietari avrebbero preferito dislocare subito dopo in altri Paesi dato che il costo del lavoro e le tasse in Italia sono troppo elevate e lasciando di conseguenza senza lavoro migliaia di dipendenti;
  3. quattro Governi che non hanno saputo far crescere gli investimenti privati con misure di stimolo appropriate, non capendo che solo l’impresa privata è in grado di aumentare il prodotto nazionale e creare lavoro. In realtà sono migliaia le imprese che hanno chiuso e le nuove imprese sono piccole e limitate a settori di bassa tecnologia;
  4. Governi che si sono piegati a Stati esteri e ai loro interessi anche se contrari agli interessi italiani (vedi Sanzioni alla Russia), spese militari, missioni italiane all’estero, ecc.);
  5. Governi che non hanno bloccato l’immigrazione clandestina massiva, che attenta alla pace sociale del Paese, che costa molti miliardi, che genera conflitti, criminalità, insicurezza e povertà;
  6. Governi che non hanno investito idee e risorse nella scuola, nella sanità, nella ricerca, nell’ambiente e che non hanno esitato a liberalizzare il gioco d’azzardo o a tollerare sempre più il fumo o l’alcool pur di far cassa. Ricordo che non solo la lotta al fumo di tabacco si è fermata, ma addirittura un Presidente del Consiglio ha partecipato alla posa della prima pietra e poi all’inaugurazione dello stabilimento della Philip Morris in Emilia dove viene prodotto un device che scalda il tabacco invece di bruciarlo e che viene spacciato per fumo più sicuro (!);
  7. Governi che non hanno attuato nessuna iniziativa per migliorare i servizi pubblici, ancora arretrati, né per qualificare e contenere la spesa pubblica che continua a crescere;
  8. Governi che non hanno saputo né voluto ridefinire chiaramente l’organizzazione dello Stato, i poteri rispettivi del Governo centrale, delle Regioni, degli Enti locali in perenne contrasto tra loro per poca chiarezza, che non hanno attuato nessuna politica di riordino e rilancio del Meridione, sempre più in difficoltà e distanziato dal Nord del Paese;
  9. Governi che non hanno nemmeno tentato di riformare la Giustizia e il suo funzionamento, che è forse uno dei problemi maggiori e urgenti del Paese.

Oggi si delinea l’opportunità di un cambiamento della situazione e del ritorno a quei valori di ordine sociale, sicurezza ed equità che noi auspichiamo.

UNA PROPOSTA DI ORGANIZZAZIONE DELLO STATO ITALIANO

Democrazia è un concetto astratto e generico; se non ne vengono definiti esattamente i termini, essa può rappresentare una organizzazione dello Stato che spazia da una Destra Storica che applica il principio “Legge e Ordine” fino al collettivismo e all’anarchia. Riteniamo che la Destra Storica sia quella ideale per la buona gestione del potere, e si debba basare sui seguenti principi:

1) tutti i cittadini hanno diritto di votare, ma il voto deve riguardare l’elezione di delegati all’interno e in rappresentanza di collegi elettorali di circa 500.000 abitanti (elezioni primarie);

2) ai delegati il compito di votare chi debba sedere in Parlamento (Camera dei Deputati) e in Senato (questo con funzione consultiva e non legislativa, per valutare le leggi più importanti che il Parlamento si accinge a votare, giudicare l’operato dei magistrati e altre funzioni ad impronta etica o sociale rilevanti);

3) i delegati e i relativi partiti si aggregano in 2 schieramenti alternativi: a] la Destra conservatrice (o Storica), b] la Sinistra socialdemocratica;

4) per le elezioni primarie in ogni collegio elettorale i partiti propongono agli elettori una lista di grandi elettori da loro selezionati tra cittadini che non abbiano avuto condanne penali passate in giudicato. I cittadini del collegio possono tuttavia proporre altri candidati se ottengono almeno 5.000 firme. Non sono ammessi listini bloccati. Ogni scheda elettorale deve disporre inoltre di una casella che indichi “Nessuno dei candidati qui elencati” (cosiddetta Scheda Nevada): di questi voti di sfiducia viene tenuto conto; se la somma degli astenuti più i voti di sfiducia supera il 50% degli aventi diritto al voto in quel collegio, questo non potrà designare alcun delegato. I delegati devono avere un vincolo di mandato per evitare che tradiscano il mandato ricevuto;

5) i membri del Governo (potere esecutivo) devono essere definiti e divulgati dai 2 schieramenti prima del voto. Ogni schieramento politico (Destra e Sinistra) prima del voto dei delegati illustra in dettaglio il proprio programma elettorale che viene sottoposto ad una valutazione di fattibilità da parte dell’Organismo terzo di cui al punto 9);

6) con il Barone di Montesquieu ricordiamo che i poteri dello Stato sono 3: legislativo, esecutivo e giudiziario, sono indipendenti e non sono ammesse appartenenze multiple (chi siede al Parlamento non può far parte del governo!). Anche il potere giudiziario (Corte Suprema) deve essere per la maggior parte eletta dal Parlamento. Tutti i poteri sono a termine e i politici non possono essere rieletti dopo 2 mandati in alcuna posizione di nomina politica;

7) la Magistratura Giudicante non può far politica, si autogoverna, ma deve rispondere del suo operato al Parlamento (Comitato Giudiziario). Il Pubblico Ministero non appartiene alla Magistratura ma all’Avvocatura dello Stato, alla cui compagine si accede per nomina parlamentare su proposta del Consiglio Superiore della Magistratura e per una durata limitata (10 anni non rinnovabili);

8) il Governo propone al Parlamento le leggi più importanti, con la formula del silenzio – assenso entro 3 mesi. Per la gestione ordinaria procede autonomamente con decreto-legge:

9) l’operato di governo viene valutato da un Organismo terzo indipendente a medio termine e a fine mandato, e i risultati vengono divulgati perché l’elettorato possa essere informato.

COSTITUZIONE DEL MOVIMENTO

Alla luce di questi scenari, viene costituito Tories (Tories.it) che si propone di radunare intorno ai valori della Destra STORICA un Gruppo di pensiero strategico e di azione al servizio dei decisori politici e teso ad offrire idee e soluzioni che possono essere applicate a beneficio di tutti gli italiani. Abbiamo tutti il desiderio di vivere in una Società equa e ordinata, rispettosa dei diritti di tutti, ma severa ed inflessibile per coloro che si pongono al di fuori di “Legge e Ordine”. Questa ci sembra infatti la formula di una vita più serena di cui tutti gli Italiani hanno urgente bisogno. In una prima fase il Movimento Tories si costituisce come Associazione di fatto per iniziativa di Soci Fondatori, che costituiscono fino alla conclusione della fase di impianto e sperimentazione del Movimento il Consiglio Direttivo provvisorio dell’Associazione, con pieni poteri di gestione, tra cui quello di redigere un Regolamento provvisorio per dare vita all’iniziativa. In un secondo momento, e a giudizio del Consiglio Direttivo provvisorio, il Movimento potrà dotarsi di Statuto, Regolamento e Codice Etico.

Milano, 16 maggio 2018

2 thoughts on “Il Movimento dei Conservatori d’Italia (Tories)

  1. Edoardo Gronda

    Apprezzo tutto, ma in particolare ruolo e poteri della Magistratura e degli organi preposti al controllo dei poteri dello Stato

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